Chi Siamo
Baan Unrak - "La Casa della Gioia" - è una casa-famiglia e un progetto di sviluppo della comunità a Sangkhlaburi, Thailandia.
La nostra Casa fornisce un rifugio amorevole, cibo, cure mediche e istruzione a più di 130 bambini provenienti dalla Thailandia e dal Myanmar, inclusi gli Stati Mon e Karen confinanti.
I progetti di supporto includono il nostro Progetto Femminile, il Centro di tessitura e cucito, il Caffè & Ristorante e il nostro Orto & Fattoria biologica
Il neo umanesimo è il nostro principio guida. È una filosofia ecologica ed olistica. È lo spirito dell'amore e della gentilezza.
La nostra filosofia
Per insegnare l'amore, bisogna viverlo
Per incarnare l'amore, bisogna vedere tutto come divino
Per vedere tutto come divino bisogna praticare il metodo della contemplazione e dell'analisi interiore.
Solo allora sarà possibile incarnare il vero spirito della visione universale nei propri pensieri e azioni.
La nostra storia
Baan Unrak è stata fondata nel 1990 da Donata Dolci, Didi. È arrivata a Sangkhlaburi per gestire un progetto agricolo, ma la situazione che ha trovato ha cambiato i suoi piani e la sua vita, completamente.
Una donna abbandonata si è avvicinata a Didi, chiedendole aiuto per prendersi cura di suo figlio. Sia la mamma che il bambino soffrivano di malnutrizione severa e altre malattie.
"Molti abitanti della zona vivevano in condizioni difficili.
Hanno visto cosa stavo facendo con i bambini e si sono fidati di me.
Sono stati loro a portare da me le donne e i bambini a rischio.
Nella maggior parte dei casi, non ho avuto il coraggio di dire di no."
Il numero di bambini nella casa è cresciuto nel corso degli anni. Oggi Baan Unrak è un luogo amorevole per più di 130 bambini. Il progetto è gestito da Didi e dallo staff locale, con l'aiuto di volontari provenienti da tutto il mondo.
La nostra città: tristezza dietro la bellezza
Sangkhlaburi sembra essere una cittadina idilliaca vicino a un bellissimo lago.
Eppure in questo paradiso naturale, ci sono moltissime difficoltà e sofferenza. C'è una comunità senza una patria.
Questa è casa per molti rifugiati fuggiti dalla guerra in Birmania/Myanmar. Lasciarsi alle spalle la famiglia e la comunità di origine ha distrutto la loro rete di supporto e esasperato le sfide derivate dal trovarsi in un Paese e in una cultura straniera.
Gli immigrati birmani sono confinati a vivere in una piccola regione vicino al confine dove incontrano la discriminazione e la mancanza di lavoro. L'accesso alle medicine e all'istruzione pubblica è minima poiché gli immigrati devono affrontare enormi barriere per accedere ai servizi sociali senza documenti legali. Sono apolidi.
A causa dello stress le famiglie si dividono e i bambini restano soli.
Resoconti annuali: